Giovedì, 10 Ottobre 2013 16:18

Basta con le amnistie. Documento da inviare e diffondere

Scritto da  Gerardo

Il Movimento per la società di giustizia e per la speranza è intervenuto con questo documento contro l'amnistia chiesta da Napolitano. Per questo chiede la vostra collaborazione nell'invio e nella diffusione. Il documento può anche essere fatto proprio o modificato. Nel seguito, il testo e gli indirizzi dei destinatari.



Indirizzi

Al Presidente Giorgio Napolitano, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (d'obbligo nome, cognome, indirizzo);
al Premier Enrico Letta, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
al Ministro della giustizia Annamaria Cancellieri, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Basta con le amnistie

Sì basta,
perché diventano un pretesto per lasciare intatto un sistema carcerario insufficiente e oppressivo: ogni tanto si fa un’amnistia e tutto resta come prima;
e perché, mancando una preparazione adeguata, una considerazione e preparazione caso per caso dei carcerati (se hanno una casa; se hanno un lavoro; se sono pronti per essere reinseriti nella società) li mandano allo sbaraglio, al crimine in cui ricadono.

Così è accaduto nell’ultima amnistia voluta da Prodi e unanimemente condannata.
E anche peggio accadrà se il Parlamento accetterà questa.

Due sono invece le cose da fare.
1. Costruzione, ampliamento, trasformazione delle carceri. Secondo il moderno principio per cui la la vera e unica pena è la sottrazione della libertà; per cui devono cadere tutte le misure vendicative e afflittive: dalla divisa alla piccola cella con finestrino in alto, ai letti a castello, al cibo scadente, al rozzo trattamento delle guardie.

Il carcere deve piuttosto essere simile ad un albergo in cui il carcerato vive dignitosamente, in cui lavora (il lavoro è indispensabile per la normalità e lo stesso equilibrio mentale del carcerato e non si capisce perché nelle carceri non sia d’obbligo), in cui legge e studia e migliora la sua formazione culturale.
La dignità della persona umana non dev’essere in nulla intaccata.
Solo così potrà avvenire il suo reinserimento sociale.

2. Depenalizzazione di molti reati minori, svecchiamento in tal senso del Codice penale;
lungo la linea già indicata dal Ministro Cancellieri.

Questa è la via da seguire, non le amnistie periodiche per la sola ragione del sovraffollamento; segno d’insensibilità e incapacità della classe politica.
Sarebbe poi un’enormità vergognosa se venisse amnistiato anche Berlusconi.


Lecce, 9 ottobre 2013

Per il Movimento il Responsabile
Prof Arrigo Colombo

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università del Salento-Lecce
Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce
Tel/fax 0832-314160
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia

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